Alle ore 11.30 del 14 marzo 2014
l’aereo è decollato dall’aeroporto di Malpensa con destinazione Helsinki.
All’arrivo noi ragazzi del terzo anno di Liceo Classico accompagnati dalla
professoressa d’inglese Elisa Beltrame e da Lisa Fasola, ex allieva del liceo
Europeo “Don Bosco”, abbiamo visitato la capitale della Finlandia con le sue chiese
e i monumenti dall’aspetto nordico e pittoresco.
Il giorno seguente siamo
saliti su un aereo di linea da Helsinki a Joensuu e da lì siamo partiti su un
pullman con destinazione Kitee, in Karelia, zona a Sud Est della Finlandia, dove
ci attendevano i ragazzi finlandesi insieme alle loro famiglie. Ci siamo così recati
a casa dei rispettivi compagni, dove abbiamo trascorso la serata e la notte
felici ed eccitati per la grandiosa esperienza che ci avrebbe attesi. Domenica abbiamo
passato la giornata insieme alla famiglia e alla sera, alle 19, siamo andati al
ristorante Reino di Kitee e abbiamo mangiato cibi tipici finlandesi. Il
ristorante, come ci ha spiegato la cameriera, ha l’obiettivo di mischiare il
tradizionale con il moderno, ed è dedicato ai Nightwish, un gruppo musicale
formato da ragazzi di Kitee molto famosi in Finlandia. Il giorno
seguente siamo andati a scuola, Arppe koulu, dove abbiamo svolto alcune attività divertenti
per conoscerci e abbiamo introdotto il tema dello scambio, “Happiness”, ovvero la
“felicità”, con l’obiettivo di parlare e ragionare su ciò che ci rende
realmente felici e quanto possano interagire attivamente la nostra felicità e
quella degli altri.
Le professoresse finlandesi Lea Kuoppala e Jatta Matero ci
hanno spiegato perché si è scelto di approfondire proprio questo tema. Lo
spunto l’hanno offerto alcuni articoli riguardanti il re del Bhutan, teorico
del concetto di “Felicità interna lorda” (ritenuta più importante del Prodotto
interno lordo), che ha deciso di rinunciare a parte dei suoi poteri assoluti,
cedendoli al governo, per garantire ai suoi cittadini una forma di stato in
grado di renderli “più felici”. La felicità non si raggiunge solo con i soldi
ma anche con cose semplici, e, in questo modo, il mondo potrebbe migliorare e
vivere in armonia. Il tema ha subito incuriosito noi ragazzi italiani, che ci
siamo prestati con entusiasmo a fare alcune spille con disegni che
richiamassero la felicità, da regalare ai bambini dell’asilo e agli anziani.
Ovviamente ne abbiamo approfittato per farne anche alcune personalizzate, da
tenere come ricordo. Insieme alle spille il progetto prevedeva di recarsi il 20
marzo, giornata mondiale della felicità, al kindergarten,
ovvero un asilo per i bambini, oppure da persone anziane, e intrattenerli e
divertirli con alcune attività. Così i ragazzi finlandesi e noi italiani ci
siamo divisi in sette gruppi e abbiamo lavorato, durante le mattinate di
scuola, al progetto, preparando giochi e imparando canzoni da cantare ai bambini
e agli anziani. Martedì 17 marzo, al pomeriggio, ci siamo divertiti a suonare
degli strumenti a percussione simili a tamburi ma con il suono di xilofoni,
supervisionati da studenti finlandesi capaci di suonarli. In seguito abbiamo preparato
con la supervisione degli insegnanti i “Fortune Cookies”, ovvero i biscotti
della fortuna, la cui caratteristica è quella di avere all’interno dei
bigliettini augurali.
Il giorno seguente abbiamo continuato a lavorare al
progetto e al pomeriggio, dopo aver pranzato a scuola, siamo saliti sul bus
diretti a Joensuu, città a un’ora da Kitee e lì abbiamo visitato “Botania”, un
giardino botanico che conserva molte specie di piante e di farfalle. In seguito
ci siamo recati al Bowling dove abbiamo giocato un po’ prima di tornare a casa.
Giovedì 20 marzo alcuni di noi si sono recati in un asilo dove hanno giocato
con i bambini e hanno cantato delle canzoncine in italiano, inglese e
finlandese. Altri sono andati da persone anziane e li hanno intrattenuti con
giochi, canzoni e li hanno parlato dell’Italia. Al pomeriggio ognuno dei sette
gruppi ha spiegato alla classe ciò che ha preparato per il tema dello scambio e
infine tutti quanti abbiamo incollato su un cartellone dei volti di carta che
indicavano le impressioni di ognuno riguardo lo scambio interculturale.
Alla
sera siamo andati a Romola Youth Cafè, una casa dove i giovani possono
trascorrere la sera in compagnia, giocando, ascoltando musica e ballando. Come sempre
tutte le esperienze belle prima o poi finiscono e anche questa volta è arrivato
il momento di dirsi addio, infatti il 21 marzo siamo dovuti partire, dopo aver
salutato in lacrime i nostri amici finlandesi, per Joensuu su un pullman; abbiamo
viaggiato su un aereo con destinazione Helsinki e dopo quattro ore trascorse in
aeroporto, siamo partiti da Helsinki su un aereo per Milano, dove abbiamo trovato
i nostri genitori che ci attendevano felici per il nostro ritorno.
La settimana
è stata grandiosa per tutti quanti e ognuno è tornato a casa contento per aver
osservato e imparato diverse abitudini e per essere stato a contatto con
persone di culture molto differenti da quella italiana. Per concludere ognuno
di noi studenti che ha fatto lo scambio ritiene che esso sia un’esperienza
importante da provare per comunicare in inglese con persone straniere e grazie
a esso si diventa più maturi, indipendenti e sicuri di se stessi. È
un’occasione preziosa per stringere nuove amicizie, per visitare posti nuovi,
da raccontare poi ad amici e parenti al rientro a casa e per assaggiare cibi
tipici, come salmone, burro salato, carne di alce e di renna e altro ancora.
Giulia Sottini
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